PROGETTO DI RESTAURO SANTELLA SETTECENTESCA
Il sodalizio, sempre nell’ambito del mantenere viva la memoria del passato, attraverso la conservazione del patrimonio materiale e immateriale del territorio, nel 2023 ha intrapreso un progetto che si prefigge di restaurare una piccola ma graziosa edicola votiva, costruita e dipinta nel 1700. La struttura si trova nella zona sud del borgo di Livemmo a Pertica Alta (Brescia).
COSTI
In principio il costo dei lavori e delle spese tecniche di progettazione è stato stimato intorno ai 6 mila euro, elemento che potrebbe variare, considerate le contingenze economiche di questi anni, ove l’inflazione galoppa.
Per questo motivo sono state intraprese delle raccolte fondi per sostenere l’operazione, con eventi specifici.
STORIA E CARATTERISTICHE
Come tutte le edicole votive, anche questa nasce come luogo di sosta ristoratrice e un momento di profonda fede cristiana, ove il viandante con le preghiere, riponeva la speranza di godere di buona salute e di avere un viaggio senza imprevisti. Tuttavia, questa santella si differenza dalle altre per una caratteristica particolare, ossia è doppia, infatti è dotata di due nicchie sul fronte e sul retro della struttura, entrambe con raffigurazioni pittoriche. Davanti, sul lato strada, si possono ammirare la Madonna con Bambinello Gesù, mentre dietro, sul lato dell’orto, si può apprezzare Sant’Antonio Abate. Purtroppo gli elementi pittorici sono fortemente danneggiati e rimaneggiati dall’incuria e dagli agenti atmosferici, per questo non è più possibile vedere l’aspetto originale nel suo complesso. L’edicola è situata sull’attuale strada consorziale di Valzelle, naturale collegamento a sud per raggiungere prati e cascine. La sua peculiarità, ci ricorda che nel tempo, l’ambiente e l’uomo sono sempre in evoluzione, in quanto l’attuale strada non segue l’antico tracciato comunale (detta Via Vècia o Strèta ancora visibile), che portava a fondo valle, raggiungendo il Forno Fusorio di Livemmo e successivamente l’abitato di Mura Savallo. Evidentemente, seguendo anche il selciato che si riscopre ancora oggi, l’accesso al paese da sud era differente e l’antica strada circondava con un tornante la santella.
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